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CESSIONI GRATUITE PER FINI DI SOLIDARIETÀ SOCIALE

Con la Legge n. 166/2016 è stato semplificato il regime delle cessioni gratuite di prodotti alimentari, farmaceutici ed altri prodotti, a fini di solidarietà sociale, in modo da favorire il recupero e la donazione di eccedenze, riducendo nel contempo la produzione di rifiuti, promuovendone il riuso ed il riciclo.

In particolare, è stata ampliata la gamma di beni che non sono più solo i beni alimentari e farmaceutici, ma anche altri prodotti non più commercializzabili, da individuare con apposito D.M. del MEF. E’ stata estesa anche la platea di soggetti a cui è rivolta: non riguarda più solo le ONLUS, ma viene estesa anche agli enti pubblici ed alle associazioni riconosciute.

La cessione gratuita dei prodotti, comporta delle agevolazioni fiscali:

- ai fini dei redditi, le cessioni non generano più ricavo (i beni si considerano come “distrutti”),

- ai fini Iva vengono considerate operazioni “esente Iva” e non comportano la rettifica della detrazione operata a monte,

- per il versamento della Tassa rifiuti, il Comune ha facoltà di delibere una riduzione della Tari a favore di tutte le attività che producono / distribuiscono beni alimentari e che cedono a titolo gratuito tali beni a persone in condizioni di bisogno ovvero per l'alimentazione animale.

Condizioni - Per usufruire delle agevolazioni fiscali, il cedente deve effettuare una Comunicazione telematica a fine mese all’Agenzia o alla GdF, documentare le singole cessioni con un DDT o un documento equipollente, mentre il beneficiario deve redigere un’apposita dichiarazione trimestrale di utilizzo dei beni ceduti.

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